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IL COMMENTO - Mirabelli: "Il più grande rimpianto? Non sono riuscito a portare Aubameyang al Milan o all'Inter"
27.02.2021 22:05 di Redazione

Massimilano Mirabelli, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tele Lazio Nord: “Io vinsi tutti i campionati da scouting facendo il capo scout lì all’Inter e da lì mi apprezzò Fassone che poi mi portò al Milan. A me piaceva prendere l’aereo o la macchina e stare sul pezzo, stare sul campo, non mi piace fare il direttore da poltrona. Amo tanto stare sul campo e fare la conoscenza dei giocatori. Se mi piace Fonseca? Molto. Quando ero all’Inter, oltre a studiare i giocatori amavo studiare anche gli allenatori: lui era al Braga, andavo spesso lì perché lui faceva veramente giocare bene la sua squadra, ti lasciava quell’impronta importante. Allenatore visionato già all’epoca. Sappiamo le difficoltà di Roma, ma lui sta facendo un grande lavoro e spero che la società se lo tenga stretto. Se l'avevo proposto all'Inter? Ci eravamo andati vicino, avevamo parlato anche con il suo entourage. Scudetto? Io credo che l’Inter, con una rosa ed un allenatore importante, si avvia a vincerlo. Pensavo che a contenderglielo poteva essere l’Atalanta, Poi i bergamaschi, con questa Champions, si sono un po’ distratti, altrimenti sarebbero una squadra importante. Oggi sono un po’ in ritardo, però credo che l’Inter vincerà serenamente, tranquillamente e comodamente lo Scudetto. La vera lotta sarà la Champions e saranno dolori per chi non ci andrà. Rimpianti? Kessie e Cahlanoglu i miei migliori, credo che possiate vederli anche ora. Il più grande rimpianto invece, che non sono riuscito a farlo né all’Inter né al Milan è Aubameyang: ho cercato di portarlo sin da quando non era praticamente nessuno, dato che, mentre lavoravo all’Inter lui era stato mandato via dal Milan ed era finito al Saint Etienne. Non costava nulla, non riuscì però a convincere la mia ex squadra a prenderlo. Quando andai al Milan anche ci riprovai, parlando anche col ragazzo che nel frattempo era passato al Borussia Dortmund".

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IL COMMENTO - Mirabelli: "Il più grande rimpianto? Non sono riuscito a portare Aubameyang al Milan o all'Inter"

di Napoli Magazine

27/02/2024 - 22:05

Massimilano Mirabelli, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tele Lazio Nord: “Io vinsi tutti i campionati da scouting facendo il capo scout lì all’Inter e da lì mi apprezzò Fassone che poi mi portò al Milan. A me piaceva prendere l’aereo o la macchina e stare sul pezzo, stare sul campo, non mi piace fare il direttore da poltrona. Amo tanto stare sul campo e fare la conoscenza dei giocatori. Se mi piace Fonseca? Molto. Quando ero all’Inter, oltre a studiare i giocatori amavo studiare anche gli allenatori: lui era al Braga, andavo spesso lì perché lui faceva veramente giocare bene la sua squadra, ti lasciava quell’impronta importante. Allenatore visionato già all’epoca. Sappiamo le difficoltà di Roma, ma lui sta facendo un grande lavoro e spero che la società se lo tenga stretto. Se l'avevo proposto all'Inter? Ci eravamo andati vicino, avevamo parlato anche con il suo entourage. Scudetto? Io credo che l’Inter, con una rosa ed un allenatore importante, si avvia a vincerlo. Pensavo che a contenderglielo poteva essere l’Atalanta, Poi i bergamaschi, con questa Champions, si sono un po’ distratti, altrimenti sarebbero una squadra importante. Oggi sono un po’ in ritardo, però credo che l’Inter vincerà serenamente, tranquillamente e comodamente lo Scudetto. La vera lotta sarà la Champions e saranno dolori per chi non ci andrà. Rimpianti? Kessie e Cahlanoglu i miei migliori, credo che possiate vederli anche ora. Il più grande rimpianto invece, che non sono riuscito a farlo né all’Inter né al Milan è Aubameyang: ho cercato di portarlo sin da quando non era praticamente nessuno, dato che, mentre lavoravo all’Inter lui era stato mandato via dal Milan ed era finito al Saint Etienne. Non costava nulla, non riuscì però a convincere la mia ex squadra a prenderlo. Quando andai al Milan anche ci riprovai, parlando anche col ragazzo che nel frattempo era passato al Borussia Dortmund".