Il Milan è arrabbiato per non aver disputato la partita di Bologna nel weekend e se nei muscoli dei giocatori tutto questo si è trasformato in qualche ora di riposo in più, in classifica questo zero - che tale sarà per diversi mesi almeno - incide e non poco, soprattutto di fronte alla corsa veloce del Napoli di Conte. La capolista è la prossima avversaria del Diavolo a San Siro in un confronto che per Paulo Fonseca rischia di essere ancora più importante proprio per quell'asterisco in graduatoria che non conta, ma condiziona.
Buona parte della furia rossonera contro la decisione di non giocare al Dall'Ara, o altrove, è dovuta anche al fatto che in questo modo Fonseca dovrà affrontare il Napoli trascinandosi le squalifiche di Theo Hernandez e Tijjani Reijnders, due pedine fondamentali nel suo scacchiere le cui assenze influenzano le scelte anche negli altri reparti.
Il focus però è quasi tutto intorno alla situazione di Rafael Leao, escluso per tutti i novanta minuti contro l'Udinese e sostituito dopo un'ora contro il Bruges, ma soprattutto al centro dell'attenzione sia dal punto di vista del rendimento che da quello del rapporto con il tecnico connazionale. Bene, in tal senso Paulo Fonseca non sembra intenzionato a tornare sui propri passi e contro il Napoli il numero 10 del Milan va verso una nuova esclusione dai titolari; al suo posto è favorito Okafor, con Chukwueze a destra e Pulisic spostato nel vivo del gioco sulla trequarti.
I dubbi però sono diversi, così come le soluzioni che Fonseca sta provando a Milanello. Nel match contro il Napoli, che segnerà il ritorno della Serie A in chiaro per la prima volta dal 1996 con la trasmissione gratuita di DAZN, Thiaw dovrebbe far coppia con Pavlovic al centro della difesa con il compito di fermare Lukaku; Terracciano prenderà il posto di Hernandez anche se il tecnico ha ricordato la candidatura di Calabria nel ruolo. Infine, al fianco di Fofana c'è Loftus-Cheek in vantaggio su Musah, anche se ancora alla ricerca della propria migliore versione.
di Napoli Magazine
28/10/2024 - 18:55
Il Milan è arrabbiato per non aver disputato la partita di Bologna nel weekend e se nei muscoli dei giocatori tutto questo si è trasformato in qualche ora di riposo in più, in classifica questo zero - che tale sarà per diversi mesi almeno - incide e non poco, soprattutto di fronte alla corsa veloce del Napoli di Conte. La capolista è la prossima avversaria del Diavolo a San Siro in un confronto che per Paulo Fonseca rischia di essere ancora più importante proprio per quell'asterisco in graduatoria che non conta, ma condiziona.
Buona parte della furia rossonera contro la decisione di non giocare al Dall'Ara, o altrove, è dovuta anche al fatto che in questo modo Fonseca dovrà affrontare il Napoli trascinandosi le squalifiche di Theo Hernandez e Tijjani Reijnders, due pedine fondamentali nel suo scacchiere le cui assenze influenzano le scelte anche negli altri reparti.
Il focus però è quasi tutto intorno alla situazione di Rafael Leao, escluso per tutti i novanta minuti contro l'Udinese e sostituito dopo un'ora contro il Bruges, ma soprattutto al centro dell'attenzione sia dal punto di vista del rendimento che da quello del rapporto con il tecnico connazionale. Bene, in tal senso Paulo Fonseca non sembra intenzionato a tornare sui propri passi e contro il Napoli il numero 10 del Milan va verso una nuova esclusione dai titolari; al suo posto è favorito Okafor, con Chukwueze a destra e Pulisic spostato nel vivo del gioco sulla trequarti.
I dubbi però sono diversi, così come le soluzioni che Fonseca sta provando a Milanello. Nel match contro il Napoli, che segnerà il ritorno della Serie A in chiaro per la prima volta dal 1996 con la trasmissione gratuita di DAZN, Thiaw dovrebbe far coppia con Pavlovic al centro della difesa con il compito di fermare Lukaku; Terracciano prenderà il posto di Hernandez anche se il tecnico ha ricordato la candidatura di Calabria nel ruolo. Infine, al fianco di Fofana c'è Loftus-Cheek in vantaggio su Musah, anche se ancora alla ricerca della propria migliore versione.