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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Il Napoli domina e perde, ma la beffa finale non cambia i valori della squadra"
26.09.2019 21:24 di Redazione

NAPOLI - 90 minuti di dominio e perdi. E' andata così. Boccone amaro, ma niente paura e nessun campanello d'allarme. Magari chi leggerà il risultato finale, senza aver visto la partita, penserà ad una super impresa del Cagliari di misura. I sardi, in realtà, hanno avuto un unico merito: si sono arroccati in difesa ed hanno trovato il gol in extremis, grazie all'unico contropiede riuscito, conclusosi in gol. Per il resto c'è da dire che hanno rinunciato a giocare. Naturalmente questo aspetto non vuole essere un alibi per il Napoli, ma se ripercorriamo i dati della partita notiamo subito un aspetto: 17 tiri in porta, con 2 pali colpiti, e pertanto tanta sfortuna. Ci sono andati vicino al bersaglio Mario Rui, Lozano, Manolas, Koulibaly e Llorente. Niente da fare. Il Cagliari non ci ha mai provato, tranne che nell'unica occasione nel finale. Ed ha vinto. Tutto qui. Analizzando asetticamente l'incontro va detto questo. Poi si possono aprire mille tavoli di discussione, ma con i se e con i ma non si va lontano. Ho visto volti molto delusi nel post partita. Il Napoli sa di poter ottenere di più e sono certo che non ha improvvisamente smarrito la sua vena realizzativa. Può capitare una serata storta? I più critici diranno di no, ma purtroppo nel calcio l'imponderabile è sempre dietro l'angolo. Facile dire ora che sarebbe più facile puntare sul 4-3-3 o su Llorente con accanto Mertens o un altro brevilineo. Sostenerlo, dimenticando l'impresa col Liverpool e la bella vittoria di Lecce, significherebbe veleggiare dove ti porta il vento al primo piccolo intoppo. E onestamente non mi sembra corretto intellettualmente fare un ragionamento di questo tipo. Ovvio che perdere, soprattutto in casa, non fa piacere a nessuno, ma scrivere di aver fatto la storia dopo un gol fortuito a fine partita, con 90 minuti di catenaccio sulle spalle, mi sembra davvero eccessivo. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Ci sono partite in cui con mezzo tiro fai tre gol, ed altre dove concludi a ripetizione e la palla fa la barba al palo. Per fortuna si torna subito in campo. Contro il Brescia altro test impegnativo, in cui il Napoli non potrà essere ancora una volta così sfortunato. Pronti a risalire sul carro? Io, però, già in questo momento non mi sento di scendere. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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26/09/2024 - 21:24

NAPOLI - 90 minuti di dominio e perdi. E' andata così. Boccone amaro, ma niente paura e nessun campanello d'allarme. Magari chi leggerà il risultato finale, senza aver visto la partita, penserà ad una super impresa del Cagliari di misura. I sardi, in realtà, hanno avuto un unico merito: si sono arroccati in difesa ed hanno trovato il gol in extremis, grazie all'unico contropiede riuscito, conclusosi in gol. Per il resto c'è da dire che hanno rinunciato a giocare. Naturalmente questo aspetto non vuole essere un alibi per il Napoli, ma se ripercorriamo i dati della partita notiamo subito un aspetto: 17 tiri in porta, con 2 pali colpiti, e pertanto tanta sfortuna. Ci sono andati vicino al bersaglio Mario Rui, Lozano, Manolas, Koulibaly e Llorente. Niente da fare. Il Cagliari non ci ha mai provato, tranne che nell'unica occasione nel finale. Ed ha vinto. Tutto qui. Analizzando asetticamente l'incontro va detto questo. Poi si possono aprire mille tavoli di discussione, ma con i se e con i ma non si va lontano. Ho visto volti molto delusi nel post partita. Il Napoli sa di poter ottenere di più e sono certo che non ha improvvisamente smarrito la sua vena realizzativa. Può capitare una serata storta? I più critici diranno di no, ma purtroppo nel calcio l'imponderabile è sempre dietro l'angolo. Facile dire ora che sarebbe più facile puntare sul 4-3-3 o su Llorente con accanto Mertens o un altro brevilineo. Sostenerlo, dimenticando l'impresa col Liverpool e la bella vittoria di Lecce, significherebbe veleggiare dove ti porta il vento al primo piccolo intoppo. E onestamente non mi sembra corretto intellettualmente fare un ragionamento di questo tipo. Ovvio che perdere, soprattutto in casa, non fa piacere a nessuno, ma scrivere di aver fatto la storia dopo un gol fortuito a fine partita, con 90 minuti di catenaccio sulle spalle, mi sembra davvero eccessivo. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Ci sono partite in cui con mezzo tiro fai tre gol, ed altre dove concludi a ripetizione e la palla fa la barba al palo. Per fortuna si torna subito in campo. Contro il Brescia altro test impegnativo, in cui il Napoli non potrà essere ancora una volta così sfortunato. Pronti a risalire sul carro? Io, però, già in questo momento non mi sento di scendere. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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