NAPOLI - Uno contro tutti, Aurelio De Laurentiis va alla resa dei conti sulla stagione travagliata del Napoli scudettato e, al netto dei toni ruspanti, non si può dire che il presidente del club partenopeo non abbia detto delle verità. Forse l'ha fatto in modo tardiva ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Rudi Garcia a giugno era una buona idea e aveva fatto molto bene a Roma, con due secondi posti. Si poteva trovare di meglio? Sì. Era prevedibile che avrebbe fatto così male? No. Ha sbagliato De Laurentiis e lo ha ammesso, tra quelli che si aspettavano altri risultati dal francese c'è anche il sottoscritto. E allo stesso modo bisogna raccontarsi la verità su Spalletti e De Laurentiis lo ha fatto. Mille ringraziamenti ieri e per sempre al tecnico che ha riportato lo scudetto al Napoli ma De Laurentiis ha esercitato l'opzione del rinnovo con estrema correttezza e come si è fatto tante altre volte. Avete mai visto un lavoratore che si offende perché gli rinnovano un contratto? No. Anzi sì, perché francamente con Spalletti abbiamo visto il primo caso al contrario. De Laurentiis si è trovato spalle al muro, spiazzato, a fine campionato e senza il tempo di guardarsi attorno e programmare la nuova stagione in anticipo. Spalletti ha lasciato da vincitore, pensando di non potersi ripetere e questo ci sta, l'immagine della gloria eterna è un ragionamento che anche altri hanno fatto prediligendo andare via senza rimettersi in discussione, dopo un grande traguardo. Ma il retropensiero sul fatto che Gravina lo avesse già contattato rimane. E c'è di più, questo non lo ha detto De Laurentiis e lo facciamo noi. Il separato in casa Cristiano Giuntoli, che già da novembre aveva comunicato di voler lasciare Napoli per andare alla Juve, voleva portare Spalletti alla Juventus. E allora De Laurentiis ha le sue responsabilità e se l'è prese ma non facciamo il tiro al bersaglio e guardiamo semmai al futuro. Milan-Napoli è già una sfida importante per capire se la corsa Champions decollerà.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
09/02/2024 - 23:58
NAPOLI - Uno contro tutti, Aurelio De Laurentiis va alla resa dei conti sulla stagione travagliata del Napoli scudettato e, al netto dei toni ruspanti, non si può dire che il presidente del club partenopeo non abbia detto delle verità. Forse l'ha fatto in modo tardiva ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Rudi Garcia a giugno era una buona idea e aveva fatto molto bene a Roma, con due secondi posti. Si poteva trovare di meglio? Sì. Era prevedibile che avrebbe fatto così male? No. Ha sbagliato De Laurentiis e lo ha ammesso, tra quelli che si aspettavano altri risultati dal francese c'è anche il sottoscritto. E allo stesso modo bisogna raccontarsi la verità su Spalletti e De Laurentiis lo ha fatto. Mille ringraziamenti ieri e per sempre al tecnico che ha riportato lo scudetto al Napoli ma De Laurentiis ha esercitato l'opzione del rinnovo con estrema correttezza e come si è fatto tante altre volte. Avete mai visto un lavoratore che si offende perché gli rinnovano un contratto? No. Anzi sì, perché francamente con Spalletti abbiamo visto il primo caso al contrario. De Laurentiis si è trovato spalle al muro, spiazzato, a fine campionato e senza il tempo di guardarsi attorno e programmare la nuova stagione in anticipo. Spalletti ha lasciato da vincitore, pensando di non potersi ripetere e questo ci sta, l'immagine della gloria eterna è un ragionamento che anche altri hanno fatto prediligendo andare via senza rimettersi in discussione, dopo un grande traguardo. Ma il retropensiero sul fatto che Gravina lo avesse già contattato rimane. E c'è di più, questo non lo ha detto De Laurentiis e lo facciamo noi. Il separato in casa Cristiano Giuntoli, che già da novembre aveva comunicato di voler lasciare Napoli per andare alla Juve, voleva portare Spalletti alla Juventus. E allora De Laurentiis ha le sue responsabilità e se l'è prese ma non facciamo il tiro al bersaglio e guardiamo semmai al futuro. Milan-Napoli è già una sfida importante per capire se la corsa Champions decollerà.
Emanuele Cammaroto
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