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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, due sberle incoraggianti, Neres e Hojlund stendono il Milan, finale di Supercoppa strameritata!"
19.12.2025 08:00 di Redazione
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NAPOLI - Un Napoli sontuoso, dominante e con merito in finale di Supercoppa Italiana, come dovrebbe essere per tutti coloro i quali vincono scudetto o Coppa Italia. E invece, in questa assurda novità delle semifinali, che se tornassero nella mente di chi le ha partorite nessuno griderebbe allo scandalo, ci ritroviamo a commentare una gara positiva che dà accesso a quanto spettava di diritto ai campioni d'Italia in carica, ovvero la finale di Supercoppa italiana. Dopo due sconfitte, contro Benfica e Udinese, mi aveva colpito la serenità di Conte. Non vulcanico, come in seguito alla debacle di Bologna, ma consapevole di avere tra le mani una squadra viva, probabilmente in riserva di energie. A Riyadh, in terra saudita (qualcuno mi spieghi il senso dei "buu" lanciati da qualche "tifoso" locale all'indirizzo dei "napoletan-arabi"), il Napoli ha risposto con una prestazione di carattere. Prima scelta azzeccata? Juan Jesus, leader dello spogliatoio, e caparbio nel guidare la difesa insieme a Rrahmani e Di Lorenzo. Dalle loro parti sia Nkunku che Pulisic si sono visti ben poco. E poi Lobotka: come notato a Udine, con lui in campo la musica cambia. Lo slovacco è il vero catalizzatore del gioco, a tal punto che il pur "nervosetto" McTominay si è dedicato ad un lavoro oscuro ma comunque efficace in fase di rottura. Da applausi l'azione che ha condotto al gol: ficcante Spinazzola, perfetto ricamatore Hojlund e lungimirante David Neres, con un tocco beffardo alla Pippo Inzaghi. Se tanto mi dà tanto, mentre l'arbitro Zufferli fluttuava a centrocampo (bravo il fischietto nel complesso della gestione del match ma troppo morbido nel sorvolare sulle reazioni sconclusionate di Rabiot e Maignan), la reazione degli uomini di Allegri (con Leao spettatore a bordocampo e Modric a mezzo servizio) è stata soppressa dalla ritrovata solidità del Napoli. Lo stesso Hojlund, autore di un gol straordinario a fil di palo, al di là del già citato assist per Neres, ha rappresentato la vera cartina di tornasole di un gruppo che se trova continuità nel suo terminale offensivo (il danese è apparso volenteroso ma abulico nelle precedenti apparizioni) diventa effettivamente devastante. L'immagine del gruppo unito l'abbiamo avuta dalle esultanze dopo i due gol e nelle dichiarazioni post gara: tutti ad abbracciare Lukaku, punto di riferimento carismatico di un Napoli che non vede l'ora di ritrovare anche i suoi elementi cardine per spiccare definitivamente il volo ed evitare altri inciampi indesiderati, dettati fondamentalmente dalla poca birra nelle gambe quando i troppi impegni ravvicinati si fanno sentire. Intanto testa alla finale, vincere la Supercoppa sarebbe uno squillo d'orgoglio per allontare tutto questo periodo bersagliato da infortuni. Provarci non costa nulla, siamo in Arabia e non ci resta che ballare!

Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, due sberle incoraggianti, Neres e Hojlund stendono il Milan, finale di Supercoppa strameritata!"

di Redazione

19/12/2025 - 08:00

NAPOLI - Un Napoli sontuoso, dominante e con merito in finale di Supercoppa Italiana, come dovrebbe essere per tutti coloro i quali vincono scudetto o Coppa Italia. E invece, in questa assurda novità delle semifinali, che se tornassero nella mente di chi le ha partorite nessuno griderebbe allo scandalo, ci ritroviamo a commentare una gara positiva che dà accesso a quanto spettava di diritto ai campioni d'Italia in carica, ovvero la finale di Supercoppa italiana. Dopo due sconfitte, contro Benfica e Udinese, mi aveva colpito la serenità di Conte. Non vulcanico, come in seguito alla debacle di Bologna, ma consapevole di avere tra le mani una squadra viva, probabilmente in riserva di energie. A Riyadh, in terra saudita (qualcuno mi spieghi il senso dei "buu" lanciati da qualche "tifoso" locale all'indirizzo dei "napoletan-arabi"), il Napoli ha risposto con una prestazione di carattere. Prima scelta azzeccata? Juan Jesus, leader dello spogliatoio, e caparbio nel guidare la difesa insieme a Rrahmani e Di Lorenzo. Dalle loro parti sia Nkunku che Pulisic si sono visti ben poco. E poi Lobotka: come notato a Udine, con lui in campo la musica cambia. Lo slovacco è il vero catalizzatore del gioco, a tal punto che il pur "nervosetto" McTominay si è dedicato ad un lavoro oscuro ma comunque efficace in fase di rottura. Da applausi l'azione che ha condotto al gol: ficcante Spinazzola, perfetto ricamatore Hojlund e lungimirante David Neres, con un tocco beffardo alla Pippo Inzaghi. Se tanto mi dà tanto, mentre l'arbitro Zufferli fluttuava a centrocampo (bravo il fischietto nel complesso della gestione del match ma troppo morbido nel sorvolare sulle reazioni sconclusionate di Rabiot e Maignan), la reazione degli uomini di Allegri (con Leao spettatore a bordocampo e Modric a mezzo servizio) è stata soppressa dalla ritrovata solidità del Napoli. Lo stesso Hojlund, autore di un gol straordinario a fil di palo, al di là del già citato assist per Neres, ha rappresentato la vera cartina di tornasole di un gruppo che se trova continuità nel suo terminale offensivo (il danese è apparso volenteroso ma abulico nelle precedenti apparizioni) diventa effettivamente devastante. L'immagine del gruppo unito l'abbiamo avuta dalle esultanze dopo i due gol e nelle dichiarazioni post gara: tutti ad abbracciare Lukaku, punto di riferimento carismatico di un Napoli che non vede l'ora di ritrovare anche i suoi elementi cardine per spiccare definitivamente il volo ed evitare altri inciampi indesiderati, dettati fondamentalmente dalla poca birra nelle gambe quando i troppi impegni ravvicinati si fanno sentire. Intanto testa alla finale, vincere la Supercoppa sarebbe uno squillo d'orgoglio per allontare tutto questo periodo bersagliato da infortuni. Provarci non costa nulla, siamo in Arabia e non ci resta che ballare!

Antonio Petrazzuolo
 
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