Il 20 e il 21 marzo si è tenuto presso l’Hotel Enterprise di Milano #FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e centrale di dibattiti sul futuro della mobilità che ha visto i rappresentanti della filiera automotive discutere insieme di opportunità, rischi e scenari futuri del settore.
Una passione rappresentata in modo concreto dalla partecipazione del Museo Nicolis con le sue vetture storiche. Ospite d’onore di questa edizione la Lancia Aprilia “1500 II serie” del 1942 presentata da Silvia Nicolis, presidente del museo veronese, da sempre partner dell'evento.
Un evento strategico ideato dal giornalista Pierluigi Bonora, che ha ospitato importanti esponenti di settore, tra imprenditori, opinion leader ed istituzioni: a rappresentanza del governo hanno infatti partecipato anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto e il Viceministro alle Infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami. Durante l’incontro è stato anche proclamato “Personaggio dell’anno 2023” Massimo Di Risio, Gruppo DR Automobiles, ex pilota automobilistico e imprenditore.
“Per il Museo Nicolis è un grande onore essere scelti come ambasciatori della storia dell’automobile e del suo heritage in un contesto così autorevole” afferma Silvia Nicolis “Un evento d’eccellenza che ha messo a confronto costruttori, case petrolifere, mondo energy e rappresentanti del governo su temi caldi quali transizione ecologica, mobilità green e sostenibilità.”
Anche Luca Napolitano, CEO di Lancia-Stellantis, ha elogiato il prestigio internazionale del Nicolis ed anticipato che il mondo heritage sarà ispirazione della nuova Lancia Ypsilon che verrà presentata nel 2024.
La Lancia Aprilia 1500 del 1942 è stata esposta per ricordare le nostre origini: una vettura che rappresentò la sintesi della tecnica dell’epoca, un’auto compatta, ma in grado di garantire ogni comfort anche a cinque passeggeri. Rivoluzionaria nella linea, innovatrice nella tecnica, superiore nelle prestazioni. Bassa, con i fari alloggiati sui parafanghi ancora evidenti e il parabrezza particolarmente inclinato che si raccorda perfettamente con il tetto e la coda sfuggente, l’Aprilia regala anche visivamente la sensazione di velocità e scatto. Vincenzo Lancia, che era rimasto particolarmente colpito dai risultati raggiunti, non godette appieno di questo suo ennesimo successo, in quanto morì poco dopo la presentazione della vettura nel 1936. Fu quindi la sua ultima geniale creatura. Anche Henry Ford fu sorpreso dai custodi del Salone dell'Automobile di Parigi del 1936 a sbirciare il telaio clandestinamente.
La carrozzeria presenta le caratteristiche portiere ad armadio senza montante centrale e la raffinata meccanica vanta le sospensioni indipendenti anche al retrotreno. Un particolare originale della vettura del Museo è rappresentato dai due tettucci apribili, separati tra loro, una soluzione tecnica dovuta alla conformazione della carrozzeria stessa.
Curiosa la nomea di “auto dei gangster” in quanto questo modello, con targa Mi777, veniva utilizzato da Ezio Barbieri, l'imprendibile “bandito galantuomo” dell'Isola di Milano.
di Napoli Magazine
21/03/2023 - 13:34
Il 20 e il 21 marzo si è tenuto presso l’Hotel Enterprise di Milano #FORUMAutoMotive, il serbatoio di idee e centrale di dibattiti sul futuro della mobilità che ha visto i rappresentanti della filiera automotive discutere insieme di opportunità, rischi e scenari futuri del settore.
Una passione rappresentata in modo concreto dalla partecipazione del Museo Nicolis con le sue vetture storiche. Ospite d’onore di questa edizione la Lancia Aprilia “1500 II serie” del 1942 presentata da Silvia Nicolis, presidente del museo veronese, da sempre partner dell'evento.
Un evento strategico ideato dal giornalista Pierluigi Bonora, che ha ospitato importanti esponenti di settore, tra imprenditori, opinion leader ed istituzioni: a rappresentanza del governo hanno infatti partecipato anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto e il Viceministro alle Infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami. Durante l’incontro è stato anche proclamato “Personaggio dell’anno 2023” Massimo Di Risio, Gruppo DR Automobiles, ex pilota automobilistico e imprenditore.
“Per il Museo Nicolis è un grande onore essere scelti come ambasciatori della storia dell’automobile e del suo heritage in un contesto così autorevole” afferma Silvia Nicolis “Un evento d’eccellenza che ha messo a confronto costruttori, case petrolifere, mondo energy e rappresentanti del governo su temi caldi quali transizione ecologica, mobilità green e sostenibilità.”
Anche Luca Napolitano, CEO di Lancia-Stellantis, ha elogiato il prestigio internazionale del Nicolis ed anticipato che il mondo heritage sarà ispirazione della nuova Lancia Ypsilon che verrà presentata nel 2024.
La Lancia Aprilia 1500 del 1942 è stata esposta per ricordare le nostre origini: una vettura che rappresentò la sintesi della tecnica dell’epoca, un’auto compatta, ma in grado di garantire ogni comfort anche a cinque passeggeri. Rivoluzionaria nella linea, innovatrice nella tecnica, superiore nelle prestazioni. Bassa, con i fari alloggiati sui parafanghi ancora evidenti e il parabrezza particolarmente inclinato che si raccorda perfettamente con il tetto e la coda sfuggente, l’Aprilia regala anche visivamente la sensazione di velocità e scatto. Vincenzo Lancia, che era rimasto particolarmente colpito dai risultati raggiunti, non godette appieno di questo suo ennesimo successo, in quanto morì poco dopo la presentazione della vettura nel 1936. Fu quindi la sua ultima geniale creatura. Anche Henry Ford fu sorpreso dai custodi del Salone dell'Automobile di Parigi del 1936 a sbirciare il telaio clandestinamente.
La carrozzeria presenta le caratteristiche portiere ad armadio senza montante centrale e la raffinata meccanica vanta le sospensioni indipendenti anche al retrotreno. Un particolare originale della vettura del Museo è rappresentato dai due tettucci apribili, separati tra loro, una soluzione tecnica dovuta alla conformazione della carrozzeria stessa.
Curiosa la nomea di “auto dei gangster” in quanto questo modello, con targa Mi777, veniva utilizzato da Ezio Barbieri, l'imprendibile “bandito galantuomo” dell'Isola di Milano.