NAPOLI - A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" è intervenuto Delio Rossi, allenatore: "Una rimonta della Juventus? Partiamo dal presupposto che siamo sempre nel dopo COVID-19 e ancora gli stadi hanno una capienza ridotta e i calendari sono compressi. Anche il mercato aperto fino alla seconda giornata è un'anomalia. Ora si gioca a ritmo serrato e siamo appena alla quarta giornata di campionato, pensare che la Juventus sia fuori da tutti i giochi è esagerato. La squadra che mi ha convinto di più? Sicuramente il Milan e il Napoli, fermo restando che anche la Fiorentina piace per il suo modo di intendere il calcio. Campionato dei tecnici più che dei calciatori? Sì, anche perché onestamente non è che siano arrivati giocatori di grande livello, anzi sono andati via. Chi è venuto o è sconosciuto oppure è a fine carriera. Sicuramente le società hanno investito tanto sui tecnici, sperando di colmare un gap con gli allenatori. La Juve non ha comprato quasi nessuno e ha investito in Allegri, così come il Napoli in Spalletti, la Roma addirittura ha preso Mourinho, la Lazio ha cambiato Simone Inzaghi con Sarri ma la squadra è più o meno la stessa. Scelte diverse, vedremo se pagheranno. Sampdoria-Napoli? Giocando ogni 3 giorni, sicuramente chi ha una rosa più competitiva come gli azzurri può fare meglio, non mi sorprende, parliamo di una squadra forte, ha perso la Champions all'ultimo minuto. Sulla carta il Napoli è più forte ma le partite bisogna giocarle, la Roma è più forte del Verona ma ha perso, così come la Juventus è più forte dell'Empoli ma ha perso. Perciò bisogna aspettare almeno una decina di giornate per giudicare. Giocando ogni 3 giorni può succedere di tutto. Icardi? L'ho fatto esordire io, lui era la quinta punta ed era in Primavera. Secondo me aveva le doti di un calciatore importante, è diventato molto più statico e più alla ricerca del gol, più egoista. Prima si spendeva molto per la squadra, ora ha visto che stando davanti riesce a fare più gol però a me piaceva più quello di prima. Ora è diventato leggermente più pigro. Spalletti diceva che lavorava poco per la squadra? Secondo me sì, ha ragione, è diventato più egoista ma ci sta nel processo di crescita. Fermo restando che io preferisco i giocatori bravi che mettono a disposizione il loro valore per la squadra".
di Napoli Magazine
23/09/2021 - 13:31
NAPOLI - A Radio Marte nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" è intervenuto Delio Rossi, allenatore: "Una rimonta della Juventus? Partiamo dal presupposto che siamo sempre nel dopo COVID-19 e ancora gli stadi hanno una capienza ridotta e i calendari sono compressi. Anche il mercato aperto fino alla seconda giornata è un'anomalia. Ora si gioca a ritmo serrato e siamo appena alla quarta giornata di campionato, pensare che la Juventus sia fuori da tutti i giochi è esagerato. La squadra che mi ha convinto di più? Sicuramente il Milan e il Napoli, fermo restando che anche la Fiorentina piace per il suo modo di intendere il calcio. Campionato dei tecnici più che dei calciatori? Sì, anche perché onestamente non è che siano arrivati giocatori di grande livello, anzi sono andati via. Chi è venuto o è sconosciuto oppure è a fine carriera. Sicuramente le società hanno investito tanto sui tecnici, sperando di colmare un gap con gli allenatori. La Juve non ha comprato quasi nessuno e ha investito in Allegri, così come il Napoli in Spalletti, la Roma addirittura ha preso Mourinho, la Lazio ha cambiato Simone Inzaghi con Sarri ma la squadra è più o meno la stessa. Scelte diverse, vedremo se pagheranno. Sampdoria-Napoli? Giocando ogni 3 giorni, sicuramente chi ha una rosa più competitiva come gli azzurri può fare meglio, non mi sorprende, parliamo di una squadra forte, ha perso la Champions all'ultimo minuto. Sulla carta il Napoli è più forte ma le partite bisogna giocarle, la Roma è più forte del Verona ma ha perso, così come la Juventus è più forte dell'Empoli ma ha perso. Perciò bisogna aspettare almeno una decina di giornate per giudicare. Giocando ogni 3 giorni può succedere di tutto. Icardi? L'ho fatto esordire io, lui era la quinta punta ed era in Primavera. Secondo me aveva le doti di un calciatore importante, è diventato molto più statico e più alla ricerca del gol, più egoista. Prima si spendeva molto per la squadra, ora ha visto che stando davanti riesce a fare più gol però a me piaceva più quello di prima. Ora è diventato leggermente più pigro. Spalletti diceva che lavorava poco per la squadra? Secondo me sì, ha ragione, è diventato più egoista ma ci sta nel processo di crescita. Fermo restando che io preferisco i giocatori bravi che mettono a disposizione il loro valore per la squadra".