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MILANO-CORTINA - Malagò: "Mancano ancora 110 giorni, ma siamo pronti, cerimonia a San Siro un valore aggiunto"
16.10.2025 15:53 di Redazione
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"Se siamo pronti per le olimpiadi invernali di Milano Cortina? Sì, siamo pronti compatibilmente col fatto che mancano 110 giorni, giorni che ci servono tutti". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malago', intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. "E' vero che nelle prossime settimane sarete al Palazzo di Vetro per chiedere una tregua olimpica? Il 18 novembre saremo alle Nazioni Unite - ha spiegato Malago' -, ci sarà la delegazione del comitato organizzatore che, col supporto del ministero degli Esteri, chiedera' che durante i giochi olimpici e paralimpici ci sia una tregua, sarebbe un colpo pazzesco se questo avvenisse". Gli atleti russi potranno partecipare? "Come per Parigi, gli atleti russi potranno partecipare esclusivamente a titolo individuale - ha aggiunto Malago' -, senza bandiera né inno e non devono essere affiliati a corpi militari dello Stato".

"A Sala, Fontana e Zaia va la mia gratitudine, perché nel presentare la candidatura uno dei valori aggiunti era avere la cerimonia inaugurale a Milano e in uno stadio come San Siro". Lo evidenzia il presidente di Fondazione MilanoCortina, Giovanni Malagò, intervenendo alla presentazione del concept della cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali del 2026 in corso allo stadio Meazza. "Questo ci mette in condizione di farci conoscere al mondo con oltre 2 miliardi di persone collegate in tv - aggiunge Malagò -, uno spot pazzesco per il nostro Paese. Quando poi abbiamo pensato di fare la cerimonia di chiusura all'Arena di Verona, lo stadio funzionante più antico del mondo, chi doveva assegnare ha pensato di andare lì".

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MILANO-CORTINA - Malagò: "Mancano ancora 110 giorni, ma siamo pronti, cerimonia a San Siro un valore aggiunto"

di Redazione

16/10/2025 - 15:53

"Se siamo pronti per le olimpiadi invernali di Milano Cortina? Sì, siamo pronti compatibilmente col fatto che mancano 110 giorni, giorni che ci servono tutti". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malago', intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. "E' vero che nelle prossime settimane sarete al Palazzo di Vetro per chiedere una tregua olimpica? Il 18 novembre saremo alle Nazioni Unite - ha spiegato Malago' -, ci sarà la delegazione del comitato organizzatore che, col supporto del ministero degli Esteri, chiedera' che durante i giochi olimpici e paralimpici ci sia una tregua, sarebbe un colpo pazzesco se questo avvenisse". Gli atleti russi potranno partecipare? "Come per Parigi, gli atleti russi potranno partecipare esclusivamente a titolo individuale - ha aggiunto Malago' -, senza bandiera né inno e non devono essere affiliati a corpi militari dello Stato".

"A Sala, Fontana e Zaia va la mia gratitudine, perché nel presentare la candidatura uno dei valori aggiunti era avere la cerimonia inaugurale a Milano e in uno stadio come San Siro". Lo evidenzia il presidente di Fondazione MilanoCortina, Giovanni Malagò, intervenendo alla presentazione del concept della cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali del 2026 in corso allo stadio Meazza. "Questo ci mette in condizione di farci conoscere al mondo con oltre 2 miliardi di persone collegate in tv - aggiunge Malagò -, uno spot pazzesco per il nostro Paese. Quando poi abbiamo pensato di fare la cerimonia di chiusura all'Arena di Verona, lo stadio funzionante più antico del mondo, chi doveva assegnare ha pensato di andare lì".