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MILANO-CORTINA - Oro, argento e bronzo, presentate le nuove medaglie
15.07.2025 19:35 di Redazione

Un cerchio diviso a metà su due piani sfalsati, con i simboli olimpici e paralimpici al centro, del peso di 506 grammi, con la Scritta "Milano Cortina 2026" che corre sulla corona laterale. E' essenziale il design delle medaglie dei Giochi invernali 2026, svelate a Venezia davanti ad autorità e sportivi. La loro composizione - come ha spiegato il presidente della Fondazione, Giovanni Malagò - è di 500 grammi d'argento, più 6 d'oro (per le medaglie d'oro), argento, e rame (per quelle di bronzo). A portarle nella sala di Palazzo Balbi sono state due olimpioniche di casa, le venete Federica Pellegrini, la 'divina' del nuoto, e Francesca Porcellato, doppio oro paralimpico. Malagò ha ripercorso la genesi e il cammino fatto per avere i Giochi in Italia, ai quali non parteciperà da presidente Coni ma che sente "suoi": "Sono l'elemento-simbolo della manifestazione - ha rimarcato -, nulla è più simbolicamente elevato e importante. Abbiamo composto un puzzle impensabile prima di questo incredibile progetto. Siamo andati alla candidatura in un modo sperimentale, 'all'italiana', abbiamo fatto di necessità virtù e queste medaglie lo rappresentano: sono due metà, una dentro l'altra, ma sono un unicum". E ha annunciato che "la medaglia numero uno la diamo a Luca Zaia". Il presidente del Veneto ha rivendicato di essere "partito in solitaria, in presenza di un dossier che candidava solo la Lombardia e Milano. Dopodiché tenacia, determinazione e gioco di squadra hanno fatto sì che necessariamente vi fosse la proposta di chiamarla Milano-Cortina", e la vittoria sulla candidatura della Svezia. Gli ha fatto eco il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, per il quale "come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani. Per scaramanzia - ha concluso - non aggiungo altro, ma è chiaro che l'auspicio è di vederle al collo di atleti con la divisa tricolore". 

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MILANO-CORTINA - Oro, argento e bronzo, presentate le nuove medaglie

di Napoli Magazine

15/07/2025 - 19:35

Un cerchio diviso a metà su due piani sfalsati, con i simboli olimpici e paralimpici al centro, del peso di 506 grammi, con la Scritta "Milano Cortina 2026" che corre sulla corona laterale. E' essenziale il design delle medaglie dei Giochi invernali 2026, svelate a Venezia davanti ad autorità e sportivi. La loro composizione - come ha spiegato il presidente della Fondazione, Giovanni Malagò - è di 500 grammi d'argento, più 6 d'oro (per le medaglie d'oro), argento, e rame (per quelle di bronzo). A portarle nella sala di Palazzo Balbi sono state due olimpioniche di casa, le venete Federica Pellegrini, la 'divina' del nuoto, e Francesca Porcellato, doppio oro paralimpico. Malagò ha ripercorso la genesi e il cammino fatto per avere i Giochi in Italia, ai quali non parteciperà da presidente Coni ma che sente "suoi": "Sono l'elemento-simbolo della manifestazione - ha rimarcato -, nulla è più simbolicamente elevato e importante. Abbiamo composto un puzzle impensabile prima di questo incredibile progetto. Siamo andati alla candidatura in un modo sperimentale, 'all'italiana', abbiamo fatto di necessità virtù e queste medaglie lo rappresentano: sono due metà, una dentro l'altra, ma sono un unicum". E ha annunciato che "la medaglia numero uno la diamo a Luca Zaia". Il presidente del Veneto ha rivendicato di essere "partito in solitaria, in presenza di un dossier che candidava solo la Lombardia e Milano. Dopodiché tenacia, determinazione e gioco di squadra hanno fatto sì che necessariamente vi fosse la proposta di chiamarla Milano-Cortina", e la vittoria sulla candidatura della Svezia. Gli ha fatto eco il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, per il quale "come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani. Per scaramanzia - ha concluso - non aggiungo altro, ma è chiaro che l'auspicio è di vederle al collo di atleti con la divisa tricolore".