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LA CLASSIFICA di GINO RIVIECCIO: 'Milan-Napoli, le 10 cose peggiori'
17.04.2013 09:00 di Redazione


NAPOLI - Poiché le cose migliori di Milan-Napoli sono state l’ottimo primo tempo e il pareggio finale degli azzurri, mi limiterò a elencare le 10 cose peggiori della partita.



1) L’applauso della neo fidanzata del Cavaliere Francesca Pascale al gol del Milan. Napoletana di Fuorigrotta con casa vista San Paolo, ha applaudito sorridente il gol di Flamini davanti a Marcello Dell’Utri: impresentabile.



2) Una parte dei tifosi (?) rossoneri che con mascherina sulla bocca per buona parte dell’incontro hanno continuato a cantare “Napoli merda, Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera“. Impresentabili e imputabili.



3) Il fallo di Flamini su Zuniga. Degno del miglior Benetti è stato qualcosa che ha accarezzato il codice penale. Pare che il comandante Schettino vedendo la partita abbia commentato: “Azz’, al confronto io so’ nu’ buon’ guaglione!“ . Impresentabili entrambi.



4) La solita scelta di Mazzarri di mettere Maggio a destra e Zuniga a sinistra quando il colombiano si sa che ha il sinistro buono solo per la frizione e il vicentino quando c’è Prandelli si fa prendere dalla voglia di tornare tra i rincalzi. La soluzione definitiva prevede Armero dall’inizio. Ma Mazzarri nel dopo partita non ha mai ammesso la cecità che forse ci poteva consentire di vincere a San Siro. Impresentabile sudatissimo al caldo dei riflettori nella diretta con Sky.



5) L’ammonizione a De Sanctis, ingiustificata e inconcepibile. Ma Rocchi, che pure non mi è dispiaciuto, chissà perché a un certo punto delle partite emula Vito Crimi e fa di tutto per diventare protagonista. Domenica sera non ha fatto molti danni, ma a differenza del suo idolo non è mai stato contattato da Casaleggio per cambiare idea. Impresentabile il cartellino a Cavani.



6) Le gomitate di Pazzini. Ha sempre l’aria di quello che dice. “E’ stato lui, io non ho fatto niente”. Ricorda molto un mio compagno di classe, Angelo De Petrocellis, che trascorreva il tempo a menare botte nei testicoli quando un compagno passava tra i banchi per andare alla lavagna. E lui si giustificava dicendo sempre: “Sono le sue palle che sono venute sul mio gomito“. Al  cospetto di Pazzini Jean Claude Van Damme nei film più violenti ne esce meglio. Impresentabile.



7) Il labiale aggressivo di Galliani che al gol di Flamini rivolgendosi a qualcuno urlava “Lo spogliatoio, lo spogliatoio…”. E’ da escludere si riferisse al suo  presidente meglio conosciuto come lo spogliatore. Ineleggibile.



8) La partita di Robinho. Raramente ho visto giocare una punta così male. Nell’album dei ricordi mi sono apparsi Calderon e Hoffer che in confronto sembravano Rumenigge e Riva. Più impresentabile la scelta di Allegri di rinunciare a El Shaarawy.



9) La supponenza di Allegri di pensare che il secondo posto è ancora alla portata del Milan. Al suo posto  mi difenderei il terzo dalla Fiorentina e forse anche il quarto dalla Roma. Impresentabile l’urlo finale dopo la parata di Abbiati su Cavani.



10) L’intervento in scivolata di Britos che svirgolava la palla-assist per il gol di Flamini. Oramai Britos con l’arrivo dei primi caldi come un buon formaggio va tenuto in frigo. Prima che si perda. Impresentabile, anche se impermeabile agli sputi di Pazzini.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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17/04/2024 - 09:00


NAPOLI - Poiché le cose migliori di Milan-Napoli sono state l’ottimo primo tempo e il pareggio finale degli azzurri, mi limiterò a elencare le 10 cose peggiori della partita.



1) L’applauso della neo fidanzata del Cavaliere Francesca Pascale al gol del Milan. Napoletana di Fuorigrotta con casa vista San Paolo, ha applaudito sorridente il gol di Flamini davanti a Marcello Dell’Utri: impresentabile.



2) Una parte dei tifosi (?) rossoneri che con mascherina sulla bocca per buona parte dell’incontro hanno continuato a cantare “Napoli merda, Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera“. Impresentabili e imputabili.



3) Il fallo di Flamini su Zuniga. Degno del miglior Benetti è stato qualcosa che ha accarezzato il codice penale. Pare che il comandante Schettino vedendo la partita abbia commentato: “Azz’, al confronto io so’ nu’ buon’ guaglione!“ . Impresentabili entrambi.



4) La solita scelta di Mazzarri di mettere Maggio a destra e Zuniga a sinistra quando il colombiano si sa che ha il sinistro buono solo per la frizione e il vicentino quando c’è Prandelli si fa prendere dalla voglia di tornare tra i rincalzi. La soluzione definitiva prevede Armero dall’inizio. Ma Mazzarri nel dopo partita non ha mai ammesso la cecità che forse ci poteva consentire di vincere a San Siro. Impresentabile sudatissimo al caldo dei riflettori nella diretta con Sky.



5) L’ammonizione a De Sanctis, ingiustificata e inconcepibile. Ma Rocchi, che pure non mi è dispiaciuto, chissà perché a un certo punto delle partite emula Vito Crimi e fa di tutto per diventare protagonista. Domenica sera non ha fatto molti danni, ma a differenza del suo idolo non è mai stato contattato da Casaleggio per cambiare idea. Impresentabile il cartellino a Cavani.



6) Le gomitate di Pazzini. Ha sempre l’aria di quello che dice. “E’ stato lui, io non ho fatto niente”. Ricorda molto un mio compagno di classe, Angelo De Petrocellis, che trascorreva il tempo a menare botte nei testicoli quando un compagno passava tra i banchi per andare alla lavagna. E lui si giustificava dicendo sempre: “Sono le sue palle che sono venute sul mio gomito“. Al  cospetto di Pazzini Jean Claude Van Damme nei film più violenti ne esce meglio. Impresentabile.



7) Il labiale aggressivo di Galliani che al gol di Flamini rivolgendosi a qualcuno urlava “Lo spogliatoio, lo spogliatoio…”. E’ da escludere si riferisse al suo  presidente meglio conosciuto come lo spogliatore. Ineleggibile.



8) La partita di Robinho. Raramente ho visto giocare una punta così male. Nell’album dei ricordi mi sono apparsi Calderon e Hoffer che in confronto sembravano Rumenigge e Riva. Più impresentabile la scelta di Allegri di rinunciare a El Shaarawy.



9) La supponenza di Allegri di pensare che il secondo posto è ancora alla portata del Milan. Al suo posto  mi difenderei il terzo dalla Fiorentina e forse anche il quarto dalla Roma. Impresentabile l’urlo finale dopo la parata di Abbiati su Cavani.



10) L’intervento in scivolata di Britos che svirgolava la palla-assist per il gol di Flamini. Oramai Britos con l’arrivo dei primi caldi come un buon formaggio va tenuto in frigo. Prima che si perda. Impresentabile, anche se impermeabile agli sputi di Pazzini.





Gino Rivieccio



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