La strada è disegnata: Alessio Cerci, ed eventuali nuovi arrivi legati però alle uscite (da Zaccardo e Albertazzi a Niang e Saponara), per dare una mano alla squadra per raggiungere il terzo posto; quindi con gli introiti che la società riceverà dalla Uefa (playoff permettendo) e quelli che entreranno dalla rinnovata partnership con Emirates, l'assalto in chiave Champions a un big per il ruolo di centravanti. È vero, in quel ruolo oggi sta facendo benissimo Jeremy Menez, ma un club come quello rossonero, in caso di ritorno nel salotto buono della Champions League, non potrà esimersi dall'inserire nel proprio organico un grande numero 9. Il Milan ha un sogno e si chiama Jackson Martinez, ma il colombiano del Porto, oltre a essere carissimo (clausola da 35 milioni), è ricercatissimo sul mercato e potrebbe già lasciare l'attuale club nel mercato di gennaio. Le alternative, sempre che nei prossimi sei mesi non si creino nuove e inaspettate opportunità, sono due, italiane e di altissimo livello: Ciro Immobile e Mattia Destro. Filippo Inzaghi per natura ed esperienza da calciatore nel Milan ancelottiano, ha una predilezione per i giocatori italiani. Niente contro gli stranieri, anzi, ma la sua storia rossonera gli ha insegnato che uno zoccolo duro di "azzurri" dentro lo spogliatoio non può che far bene per la solidità della squadra: Pippo aveva vinto insieme ai vari Maldini, Nesta, Gattuso, Pirlo e Ambrosini; oggi il suo Milan poggia le basi su Montolivo, Bonera, Abate, El Shaarawy, De Sciglio e Poli. Altri italiani nel giro della Nazionale e con esperienza internazionale, farebbero comunque molto comodo per la crescita della squadra. Destro è un giocatore che piace molto ad Adriano Galliani.