L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli fermato sul pari soltanto da un soffio di vento che ha negato un gol regolare a Victor Osimhen!"
03.05.2021 23:42 di Redazione

NAPOLI - Il Napoli è forte. E' la squadra piu' in forma del campionato. E si vede. Merita la Champions, perche' se la sta conquistando gara dopo gara, offrendo un bel gioco, gol, e superiorita' tecnica rispetto agli avversari di turno. Dispiace per le contendenti, ma una dovra' restare fuori. Il pareggio contro il Cagliari, arrivato in extremis, per una zampata di Nandez nel recupero, che ad occhio nudo mi era parso in fuorigioco (peccato che i replay non siano stati mostrati), ha lasciato un grandissimo amaro in bocca. Nel calcio, si sa, contano i tre punti, per cui questa piccola frenata getta speranze negli occhi delle altre. E con il pari dell'Atalanta, vincere avrebbe significato restare saldi al secondo posto, a pari punti con gli uomini di Gasperini, il Milan e la Juventus. E' anche vero che qualche occasione, tra il palo di Zappa e la doppia occasione Pavoletti-Nandez, è stata concessa ai sardi. Ordinaria amministrazione, pero', complice anche un super attento Meret tra i pali, una fase difensiva piu' che positiva, che ha dato il via alla manovra fluida ottimamente orchestrata a centrocampo da Demme (a proposito la traversa, colpita dalla sua staffilata destra da fuori area, vibra ancora), Fabian Ruiz (fine ricamatore, autore di un lavoro oscuro ma efficace) e Zielinski (la cui intesa con Insigne sta raggiungendo livelli sublimi), e completata dalle azioni proposte dagli attaccanti. Peccato che nel momento clou del match il Napoli il raddoppio l'aveva trovato, ma si è visto annullare incredibilmente la rete dall'arbitro Fabbri, non coadiuvato dai suoi collaboratori, tra cui il record man di presenze al VAR (Mazzoleni, ben 12 volte assegnato agli azzurri), che probabilmente stava bevendo un caffe'. Osimhen, nella circostanza, ha letteralmente bruciato in velocità Godin: aver sanzionato la presunta spinta (forte come un lieve soffio di vento d'estate, con 40 gradi all'ombra) ai danni del difensore mi è sembrato del tutto offensivo verso chi ama questo sport. Dovrebbe far riflettere che il nigeriano, i cui progressi dal punto di vista tattico sono apparsi evidenti, ha dovuto lasciare il campo dopo la testata ricevuta da Ceppitelli: anche qui la direzione arbitrale ha lasciato a desiderare, non sanzionando l'intervento del difensore del Cagliari con alcun cartellino, nonostante il sangue copioso sparso sull'erba del Maradona. Tutto sommato il Napoli aveva comunque stretto i denti, riuscendo a difendere il vantaggio. E se il secondo gol di Osimhen non fosse stato annullato, si starebbe parlando di un successo meritato, con una piccola concessione data agli avversari sul gong. E invece in tasca resta soltanto un punto, mentre le altre gongolano e l'Inter festeggia lo scudetto. Ora la strada resta in salita ma va percorsa con impegno, fiducia e massima concentrazione, forti della qualita' garantita da oltre un mese ad oggi. Il traguardo Champions resta li', lo si sta costruendo, passo dopo passo. Bisogna essere piu' forti di tutti, inclusi gli errori arbitrali che possono incidere e pesare clamorosamente. Con questo carattere si arriva lontano, non è il momento di mollare o demoralizzarsi!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli fermato sul pari soltanto da un soffio di vento che ha negato un gol regolare a Victor Osimhen!"

di Napoli Magazine

03/05/2024 - 23:42

NAPOLI - Il Napoli è forte. E' la squadra piu' in forma del campionato. E si vede. Merita la Champions, perche' se la sta conquistando gara dopo gara, offrendo un bel gioco, gol, e superiorita' tecnica rispetto agli avversari di turno. Dispiace per le contendenti, ma una dovra' restare fuori. Il pareggio contro il Cagliari, arrivato in extremis, per una zampata di Nandez nel recupero, che ad occhio nudo mi era parso in fuorigioco (peccato che i replay non siano stati mostrati), ha lasciato un grandissimo amaro in bocca. Nel calcio, si sa, contano i tre punti, per cui questa piccola frenata getta speranze negli occhi delle altre. E con il pari dell'Atalanta, vincere avrebbe significato restare saldi al secondo posto, a pari punti con gli uomini di Gasperini, il Milan e la Juventus. E' anche vero che qualche occasione, tra il palo di Zappa e la doppia occasione Pavoletti-Nandez, è stata concessa ai sardi. Ordinaria amministrazione, pero', complice anche un super attento Meret tra i pali, una fase difensiva piu' che positiva, che ha dato il via alla manovra fluida ottimamente orchestrata a centrocampo da Demme (a proposito la traversa, colpita dalla sua staffilata destra da fuori area, vibra ancora), Fabian Ruiz (fine ricamatore, autore di un lavoro oscuro ma efficace) e Zielinski (la cui intesa con Insigne sta raggiungendo livelli sublimi), e completata dalle azioni proposte dagli attaccanti. Peccato che nel momento clou del match il Napoli il raddoppio l'aveva trovato, ma si è visto annullare incredibilmente la rete dall'arbitro Fabbri, non coadiuvato dai suoi collaboratori, tra cui il record man di presenze al VAR (Mazzoleni, ben 12 volte assegnato agli azzurri), che probabilmente stava bevendo un caffe'. Osimhen, nella circostanza, ha letteralmente bruciato in velocità Godin: aver sanzionato la presunta spinta (forte come un lieve soffio di vento d'estate, con 40 gradi all'ombra) ai danni del difensore mi è sembrato del tutto offensivo verso chi ama questo sport. Dovrebbe far riflettere che il nigeriano, i cui progressi dal punto di vista tattico sono apparsi evidenti, ha dovuto lasciare il campo dopo la testata ricevuta da Ceppitelli: anche qui la direzione arbitrale ha lasciato a desiderare, non sanzionando l'intervento del difensore del Cagliari con alcun cartellino, nonostante il sangue copioso sparso sull'erba del Maradona. Tutto sommato il Napoli aveva comunque stretto i denti, riuscendo a difendere il vantaggio. E se il secondo gol di Osimhen non fosse stato annullato, si starebbe parlando di un successo meritato, con una piccola concessione data agli avversari sul gong. E invece in tasca resta soltanto un punto, mentre le altre gongolano e l'Inter festeggia lo scudetto. Ora la strada resta in salita ma va percorsa con impegno, fiducia e massima concentrazione, forti della qualita' garantita da oltre un mese ad oggi. Il traguardo Champions resta li', lo si sta costruendo, passo dopo passo. Bisogna essere piu' forti di tutti, inclusi gli errori arbitrali che possono incidere e pesare clamorosamente. Con questo carattere si arriva lontano, non è il momento di mollare o demoralizzarsi!

 

 
 
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